A Scuola di Legalità con Lea

Una storia vera raccontata attraverso le immagini di un film, può essere incisiva a tal punto da lasciare una traccia nel vissuto personale e contribuire a modificare modi di pensare e di agire. Se poi il film in questione è opera di un grande regista come Marco Tullio Giordana, non vi è alcun dubbio, quel film segnerà profondamente le coscienze di quanti, consapevolmente o inconsapevolmente, sono sintonizzati sulle frequenze della legalità e della giustizia. Di Marco Tullio Giordana, dopo aver apprezzato capolavori come “I Cento passi” o “La meglio gioventu’”, conosciamo ora, attraverso la sua telecamera , una storia recente di disperato riscatto sociale , quella di Lea Garofalo, donna calabrese che trova la forza di andare contro un sistema malavitoso precostituito ,pagando con la vita la sua irrinunciabile scelta . Una splendida lezione di educazione civica, che può trasmettere messaggi ancora più pregnanti di un’ accademico discorso, perché colpisce al cuore, trasmette emozioni, coglie sfumature della personalità umana che possono lasciare segni indelebili… una luce particolare, un’angolazione strategica, una messa a fuoco ,un primo piano e la storia narrata ci apparterrà per sempre, in un gioco di sovrapposizioni e di scomposizioni, ognuno potrà riconoscersi in Lea.

Un film può diventare dunque una bella lezione di educazione civica perché, nella sua rappresentazione cinematografica, fa assumere alla storia una connotazione più umana, più reale. E’ un modo diverso ed efficacissimo di fare scuola, una scuola che nel suo riferirsi a fatti effettivamente accaduti non annoia e coinvolge anche il più restio degli studenti. Ancora di più apprezzabile, risulta essere un progetto che oltre alla visione del film, organizzata da Sabbiarossa edizioni e programmata per il 12 febbraio scorso nella sala Calipari del Palazzo del Consiglio Regionale, ha previsto incontri propedeutici con uno degli attori protagonisti, il reggino Alessio Praticò che nel film veste i panni del compagno-assassino di Lea.

L’esperimento si è svolto il 10 febbraio nell’Aula Magna dell’ITT Panella-Vallauri, si è rivelato interessante, specialmente per gli allievi del corso di grafica e comunicazione ,che dell’iniziativa hanno apprezzato anche gli aspetti tecnici.

Alle 10.00 del 12 febbraio, dopo la visione del film un ricco dibattito con gli studenti alla presenza del regista Marco Tullio Giordana, del Procuratore Generale della Repubblica dott. Cafiero de Raho, del coordinatore regionale di Libera Don Ennio Stamile. Moderatrice dell’evento la giornalista e scrittrice Paola Bottero.

Plauso va allora a Sabbiarossa edizioni che in collaborazione con Libera contro le mafie, con il patrocinio della presidenza del Consiglio della Regione Calabria, Anec, Agis Scuola, i comuni di Reggio Calabria, di Cittanova e di Scilla, ha organizzato questo importante evento ,contribuendo a promuovere la cultura della legalità, in un territorio che, ne ha davvero tanto bisogno.

Prof.ssa Raffaella Imbrìaco,

docente referente dell’educazione alla legalità

ITT Panella_Vallauri, Reggio Calabria